Non ci accorgiamo mai dello scorrere del tempo, o forse, ce ne rendiamo conto ma per qualche strano meccanismo di autodifesa ignoriamo le pagine della nostra vita che continuiamo a girare. Poi, ad un tratto, ti fermi e ripercorri i racconti, gli episodi, i capitoli rileggi minuziosamente ogni pagina alla ricerca del refuso, del congiuntivo sbagliato, dell'intercalare che ti è scivolato e cerchi e ricerchi affinchè la storia risulti armoniosamete perfetta. Ogni libro ha una sua vita tremendamente imperfetta ma che scorre rimanendo miracolosamente impressa su delle pagine numerate. "Il vuoto dell'uovo" finisce alla numero 204 ma por ho dovuto aggiungere la 205 e poi ho avuto l'esigenza di scrivere altre due facciate giusto per ringraziare e... cavolo mancava la pagina ZERO quella più importante che dà il senso a tutto e che prenderà forza con l'aiuto di un font e di un'immagine. Nel 2019 volevo scartare il mio uovo di Pasqua in anticipo. Chissà se per fame, curiosità, noia o semplicemente perchè era lì a fare nulla. Ma mi è stato vietato: bisognava aspettare il momento giusto. Come se esistesse la perfezione del momento! Intanto io ero alla pagina zero e ripercorrevo le tappe di Mia in libreria, di Alex che cerca di spostare il sole agganciandolo ad una manovella, di un uomo che si veste da supereroe e di una parola che continua a comparire in maniera compulsiva senza mai trovare la giusta forza per essere veramente capita: VUOTO. Ed ecco che arriva il momento perfetto dove posso scartare quell'uovo che è così giustamente VUOTO.
La pagina zero si è riempita!
Buona Pasqua!
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